Scatta e Racconta. Un’italiana in Austria

Giulia nasce a Napoli e vive quasi tutta la sua vita in provincia di Salerno. Ma la sua passione per i viaggi, per le lingue straniere diventano sempre più grandi. Sempre più forti. Proprio come la sua ambizione, la sua forza di volontà e di coraggio, che l’hanno portata fino in Austria.

La realtà del paese di provincia non mi piaceva, non mi bastava. E ben presto le vacanze all’estero con la mia famiglia non fecero altro che acuire questa situazione. Quanti più colori e sapori scoprivo del mondo, tanto più grigia e insipida mi sembrava la mia realtà. Me ne volevo allontanare a tutti i costi”. E poi arrivò il momento. Giunse la notizia che avrebbe cambiato la sua vita: “Ero in graduatoria per l’Austria.

Ma prima ancora dell’Austria, dobbiamo fare qualche passo indietro. E infatti, la giovane Giulia abbandona la vita di provincia e si trasferisce nella Capitale. “Roma mi ha aperto gli occhi sulle bellezze dell’Italia, e anche su una bellezza di tipo umano, quella di essere italiana”. Tuttavia qualcosa era cambiato: “L’astio adolescenziale era sparito per lasciare il posto a un affetto crescente per quella scombinata, elegante, pigra, amorevole mamma Italia”.

Tuttavia, quel desiderio di viaggiare e di conoscere luoghi e persone diverse, così come quel senso di appartenenza all’Europa, non l’avevano mai abbandonata. “Per quanto l’amore possa essere cieco, certi difetti sono evidenti e, ahimè, difficili da eliminare. Dopo la laurea è iniziata la mia odissea alla ricerca di un lavoro e l’amaro in bocca è tornato a farsi sentire.

Ho avuto un po’ di fortuna a Milano, ma il lavoro che facevo lì non era proprio quello che sognavo. Era perlopiù un ripiego nell’attesa di qualcosa di migliore, un modo per fare esperienza nello spaventoso mondo del lavoro”. Ma nel frattempo, l’inaspettato si insinua nelle sua vita, sotto forma di consiglio. Un suo collega, nonché amico, le parla di un bando del MIUR e lei decide di parteciparvi. “Venivano ricercati giovani laureati come assistenti di lingua italiana all’estero. Ricordo di aver fatto la domanda senza sperare troppo”.

E poi arrivò. Giunse la notizia che avrebbe cambiato la sua vita: “Ero in graduatoria per l’Austria”.

Emozioni contrastanti si alternavano in lei. Se da un lato era contenta di poter iniziare questa nuova avventura professionale, dall’altro “ero spaventata a morte da qualcosa di completamente ignoto. Non avevo idea di cosa mi aspettasse in Austria e, soprattutto, di come si potesse stare di fronte a una classe a insegnare l’italiano. Io che ho studiato inglese, spagnolo, tedesco e russo, ora dovevo insegnare l’italiano”.

Poi ho fatto le valigie e sono partita“. E continua: “Lentamente mi sono adattata ai nuovi ritmi e alle nuove abitudini. Ora mi sento fortunata. Svolgo un lavoro che mi piace, in una città meravigliosa, in un Paese che funziona e che non mi fa mancare quasi niente, ma allo stesso tempo non dimentico le mie radici. Ai miei studenti, infatti, insegno anche a giocare a tombola o che sulla pizza margherita l’ananas – assolutamente – non ci va!”