I piccoli precari di Babbo Natale

Che Natale sarebbe se il buon vecchio Babbo non potesse contare sul suo esercito di piccoli aiutanti?

Secondo la tradizione, al fianco di Babbo Natale ci sarebbero tutta una serie di personaggi di supporto, dei piccoli esseri dalle scarpe a punta e vestiti per lo più di rosso e verde, i quali aiuterebbero il Gran Capo nella realizzazione ed incarto dei doni, così come nella successiva preparazione della slitta. Assolverebbero, quindi, a tutta una serie di mansioni necessarie affinché il lavoro di Santa Claus possa svolgersi senza alcun intoppo, e il Natale – quello più propriamente consumistico – possa essere salvo!

Anche nel mondo reale, quello fatti di grandi catene e di centri commerciali, esiste una schiera di creature – tutt’altro che fantastiche – che, come ogni anno, vengono reclutate solo ed esclusivamente durante il periodo natalizio. Le festività natalizie rappresentano, infatti, una breve parentesi lavorativa per tantissimi giovani e meno giovani, disposti a mettersi alla prova nei settori della Grande distribuzione, turismo, moda e lusso.

Come ogni anno, anche per questo Natale a fioccare non sarà solo la neve. Fioccheranno anche migliaia di opportunità di lavoro. Non si tratta di un miracolo né di una magia. Non c’è trucco e non c’è inganno! Secondo quanto stimato da Assolavoro sarebbero ben 14.000 le posizioni aperte per questo Natale. L’unico intoppo? La durata. Ebbene sì, la durata di queste posizioni, per lo più come addetto/a vendite, promoter, scaffalista o inventarista, si estenderebbe per un arco di tempo ridottissimo: dall’inizio di dicembre fino ai primi di gennaio.

Tra le figure ricercate non mancherebbero gli addetti al confezionamento pacchi. Una figura mitologica – metà uomo/donna e metà carta d’imballaggio – costretta a creare confezioni sempre più articolate, utilizzando – nel minor tempo possibile – la minor quantità di carta da regalo e nastro adesivo. A queste, si aggiungerebbero anche le nuove reclute, impiegate come potenziamento ed affiancamento in alcuni dei settori maggiormente interessati dagli acquisti natalizi, prima, e dai saldi invernali, dopo.

E infatti, proprio per far fronte al picco stagionale legato al Natale che alcuni settori cruciali del retail – moda, profumeria, casalinghi, lusso, librerie, oggettistica, hi-tech, giocattoli –, richiederebbero un numero maggiore di sales assistant e di addetti alla cassa per questo particolare periodo. Allo stesso modo, anche il settore Food – in particolar modo l’industria dolciaria – e la Gdo, così come il settore turistico alberghiero necessiterebbero, anche loro, di una forza lavoro maggiore rispetto a quella normalmente impiegata durante l’anno.

Tra i requisiti richiesti? Una buona capacità di relazionarsi con il pubblico, la conoscenza di almeno una lingua straniera, la padronanza dei principali strumenti informatici e, soprattutto, la disponibilità a lavorare nei giorni festivi e su turni. I contratti, però, hanno per lo più una durata collegata al periodo di festività, in alcuni casi proseguono fino alla fine di gennaio. Sarà il primo Natale senza voucher, al suo posto ci sarà il contratto di somministrazione, grazie a cui i lavoratori godranno degli stessi diritti, delle stesse tutele e della stessa retribuzione dei dipendenti dell’azienda presso la quale prestano servizio.