Scatta e Racconta. Un’italiana in Scozia

Con Scatta e Racconta si vola in Scozia, dove incontriamo Veronica che, in poco tempo e non senza sacrifici, è riuscita a dar forma a quel futuro che in Italia non era possibile avere.

La partenza è una presa di posizione, netta, decisa, imperiosa. Si parte per cercare risposte ma anche per costruirsi quello che l’Italia non è riuscita a dare. Per questi motivi Alessia ha deciso di lasciare il Paese natale per avventurarsi in Scozia. Ed è qui che, con i sacrifici suoi e del suo compagno, è riuscita ad aprirsi una piccola attività.

Cosa fai in Scozia?

Sono una self employed, quella figura che noi in Italia chiameremmo lavoratore autonomo. Ho una mia attività, insieme al mio compagno, ormai da 10 anni, che è stata avviata in Italia e trasportata qui in Scozia dove ormai vivo da quasi 4 anni. Mi occupo di produzione artigianale di oggettistica varia, anche per la casa“.

Perché sei partita? 

Sono partita, insieme al mio compagno, ormai 4 anni fa. Il perché, è piuttosto ovvio: in Italia non vi è futuro, soprattutto per i giovani, anche per quelli con voglia di fare. Se hai delle idee, in Italia non puoi realizzarle, poiché ci sono troppi ostacoli. Se sei troppo qualificato, non ti assumono, altrimenti dovrebbero strapagarti. Se non sei qualificato, non puoi lavorare. Se sei troppo vecchio, non sei buono a niente ormai. Se sei troppo giovane, non hai abbastanza esperienza. Le scelte dunque sono due: o rimanere e combattere per cambiare le cose, tenendo a mente che magari gli sforzi potrebbero essere vani, o mollare tutto e… partire, nella speranza di un futuro migliore“.

Come è cambiata la tua vita ? 

Non posso dire che questo passo sia stato privo di problematiche e difficoltà, perché non sarebbe la verità. Di sicuro ci è andata bene! Qui sono riuscita a crearmi una stabilità, cosa che in Italia non sono mai riuscita a fare. Ho un lavoro, stabile, un lavoro mio, che gestisco come preferisco. Sono in procinto di comprare casa, cosa che fino a pochi anni fa mai e poi mai avrei pensato sarei riuscita a fare. La vita è dura per tutti, il paradiso non esiste per nessuno, ci sono alti e bassi, in Italia non avevo futuro, qui però posso dire che una remota speranza di averne uno ora c’è“.

Cosa ti manca dell’Italia? 

La famiglia naturalmente, e alcuni cibi particolari che qui purtroppo non è possibile reperire, ma… a parte questo, nulla. Sarà probabilmente difficile da credere, ma è così! L’Italia mi è sempre stata stretta, non mi ha mai dato nulla se non tristezza, mi ha portato via tutto, compreso il futuro. E un posto del genere è davvero difficile farselo mancare“.

Quali sono i problemi che vedi intorno a te? 

Ne potrei elencare moltissimi, il paese perfetto non esiste ma, di sicuro sono meno che in Italia. L’unico problema che probabilmente merita di essere nominato e che potrebbe influenzare la mia vita qui è appunto il Brexit. Nessuno sa come andrà a finire, se e come influenzerà la mia vita qui, è tutto molto in limbo al momento…”.

Quale consiglio daresti ad un tuo coetano?

Parti… subito, senza esitazioni, se non hai nulla da perdere. L’Italia ormai non ha nulla da dare, e se dà qualcosa, o la toglie poco dopo o non lo dà mai al 100%. Non accontentarti di una vita a metà, quando potresti avere una vita piena altrove. Lo so che un passo del genere spaventa, specie se fatto da soli, ma se preparato può essere fatto, da chiunque. La vita all’inizio sarà dura, ma, è tutta questione di tempo… piano piano le cose si assesteranno da sole, un po’ alla volta, basta avere forza e coraggio e soprattutto pazienza“.