Un Natale tutto da leggere: 24 libri che non possono mancare sotto l’albero

Che sia per gli altri o per voi stessi, regalare un libro è sempre un’ottima idea. E dal momento che il Natale si sta avvicinando ecco 24 titoli tra cui poter scegliere. Ce n’è davvero per tutti i gusti. O meglio per tutti i generi!

Regalare o regalarsi un libro a volte non è un’impresa così facile, ma è senza dubbio uno dei regali più belli e più graditi di sempre. E lo sanno bene gli islandesi che a partire dal 1944 seguono la Jólabókaflód. Non si tratta di uno scioglilingua, ma di una vera e propria una tradizione islandese che consiste nel regalare libri  per Natale, e, soprattutto, nel cominciarli a leggere immediatamente.

Jólabókaflód – letteralmente inondazione dei libri di Natale – rappresenta una consuetudine che risale alla Seconda guerra mondiale, quando le severe restrizioni economiche ridussero la quantità di doni importati in Islanda. Gli unici dazi non eccessivamente gravosi erano quelli sulla carta, e per questo i libri divennero così il regalo più diffuso a Natale. Anche oggi, gli islandesi mantengono viva questa tradizione, consegnando in forma di regalo i libri la notte della vigilia, per poi trascorrere il giorno di Natale a leggerli. 

E che vogliate o meno seguire alla lettera questa tradizione nordica, regalare o regalarsi un buon libro resta comunque un’ottima scelta. Ed è per questo che noi di NatiPrecari vi proporremo ogni giorno un titolo diverso tra cui poter scegliere. Abbiamo infatti selezionato ben 24 libri, perfetti da leggere durante le vacanze natalizie o da fare trovare impacchettati sotto l’albero di Natale.

CONFESSIONI DI UN NEET di Sandro Frizziero

Con l’acronimo neet (Not in Education, Employment or Training) si comprendono i giovani che non studiano, non lavorano né sono impegnati in attività di formazione. Il neet protagonista di questo libro vive a Chioggia, in casa dei genitori o meglio in una stanza della casa dalla quale esce solo spinto dai bisogni fisiologici, dalle ramanzine del padre o dalla pasta al forno della madre. Il grosso della giornata lo passa tra letto e computer in compagnia di Asia e Nina, due gatte oltremodo schiette, che non si astengono da aspre critiche nei confronti del loro “padrone”.

Il nostro neet si autodefinisce “rivoluzionario”: non vuole un lavoro, che gli appare tanto alienante quanto carico d’illusioni per chi lo ottiene, e non vuole neanche una relazione che, insieme all’amore, considera unicamente fonte di ipocrisie oltre che di inutili responsabilità. Questo giovane uomo trasuda misantropia e disprezzo nei confronti dell’intera società, che ritiene malata nel suo bisogno di finti bisogni. La sua unica finestra sul mondo è Facebook, in cui, come crede, un neet intelligente può destreggiarsi ingannando abilmente gli altri, vittime della loro stessa ignoranza e protesi unicamente al soddisfacimento di desideri creati a tavolino da qualche multinazionale californiana.

Un libro che si ribella ai luoghi comuni imperanti attraverso l’atteggiamento del protagonista, personaggio originale e folle quanto basato su comportamenti pericolosamente diffusi. Una disamina della modernità nei suoi meccanismi malati per una satira feroce della società contemporanea.