Scatta e racconta: un italiano in Francia

Quando a Novembre iniziammo a raccogliere interviste per Scatta e racconta, fummo sommersi da email e messaggi, scusandoci con Paolo, pubblichiamo ora la sua email.

Questa è la mia seconda settimana in Francia.

Ancora mi devo sistemare per bene quindi non posso dire cosa non va e cosa va in questo paese, ma di sicuro posso dire che il mio lavoro, Sviluppatore Software, è infinitamente più apprezzato che in Italia.

Li prendevo poco per il mio lavoro, ed ero in un ambiente poco propositivo.

I manager spesso che ignoravano le difficoltà del lavoro su cui prendevano decisioni, e credevano che non motivando le persone ma spremendole al massimo queste potevano rendere di più.

Qui vengo pagato il 60% in più che a Bologna dove lavoravo per un’altra azienda del settore.

Vivo in un bilocale ad Antibes, Costa Azzurra, non è vero ciò che si sente in Italia che il costo della vita è più alto, per lo meno non per chi vive già in città con un alto costo della vita come Milano o Bologna.

La lingua che non conosco è per me uno stimolo ad imparare.

Nell’azienda dove lavoro è evidente che devi solo aver voglia di fare e nessuno ti bloccherà.

Qui non si perde tempo e ognuno cerca di fare il proprio lavoro.

Non devo ritrovarmi a fare io il lavoro di tante altre persone, oppure, andare sempre a rincorrerli per essere sicuro ce facciano la loro parte.

Non mi si chiede di fare cose che non sono possibili con lo scopo di farmi fare brutta figura, ma invece mi si da il tempo e tutti gli strumenti per fare il mio lavoro.

Quello che ho detto potrebbe sembrare scontato ma avere un pc, monitor, credenziali e connettività, sono le basi, e alcune volte sono proprio queste basi che mancano in Italia.