Quando il garage fa la differenza: Apple

Ma dove vai, se il garage non ce l hai? Un’idea geniale (quando arriva) arriva e basta. E questo vale anche per i progetti che, non necessariamente, nascono e si sviluppano tra le pareti di un ufficio.


Ecco che il garage, ancor prima delle postazioni di coworking, rappresenta il filo conduttore che collega alcuni grandi colossi che hanno trovato, proprio in questo posto inusuale, il luogo prediletto in cui dar vita ad un business di successo.

Non si tratterebbe di una vera e propria bufala, ma diciamo di una storia un bel po’ romanzata o per certi versi gonfiata. A dirlo è Steve Wozniak, soprannominato Woz o the wizard of Woz, un ingegnere ed informatico di origini polacche nonché co-fondatore della Apple che, in merito alla storia della nascita della stessa Apple nel garage di Los Altos, ammette come questa sia stata un (forse) po’ ingigantita dai media.

Il garage è un po’ un mito“, sostiene Woz, “Non disegnavamo lì, non assemblavamo schede. […] Non serviva a molto, se non per sentirci a casa. Non avevamo soldi. Devi lavorare fuori casa quando non hai soldi“.

Crolla così il mito ben costruito del garage, quello della villetta situata al 2066 Crist Drive a Los Altos dove abitavano i genitori di Jobsal. Proprio quel garage in cui, secondo la leggenda, i due ragazzi avrebbero costruito i primi Apple I e Apple II .

E infatti la magia non avvenne nel garage. Il vero lavoro avvenne nei locali dell’HP, ben nota multinazionale statunitense dell’informatica, presso la quale Wozniak stava lavorando: “Cose come saldare, mettere i chip, disegnarli e prepararli erano fatti nel mio cubicolo alla Hewlett-Packard a Cupertino. Che tempi incredibili”.

E fu così che proprio mentre lavorava per il colosso dell’informatica Woz dava vita al suo interno al suo principale rivale, l’Apple, l’azienda che l’avrebbe superato nei trent’anni successivi