Dall’identità social all’aggiornamento costante: il mondo del lavoro visto dagli occhi di un recruiter

In un mondo che corre sempre più velocemente, anche i social acquistano la propria importanza in un ambito come quello delle Risorse Umane, che è in continua evoluzione e non può più prescindere dal loro utilizzo. Oggi i social network sono diventati dei veri e propri strumenti di ricerca e selezione di personale, utili anche per sbirciare la vita del candidato. Sempre più addetti ai lavori, infatti, li usa con finalità di engagement, per fare recruiting di profili qualificati e per favorire l’inserimento dei nuovi assunti, ma anche per costruire la web reputation aziendale.
 
Favorire l’incontro domandaofferta di lavoro ed agevolare una stabile occupazione dei lavoratori si fa sempre più difficile, soprattutto in questo particolare e delicato momento storico, ma unire alle conoscenze acquisite durante il proprio percorso formativo, anche delle esperienze maturate in un contesto lavorativo sarebbe, quanto meno, ottimale. “Andiamo sempre più alla ricerca di persone che non solo abbiano un titolo di studi ma che abbiano fatto anche esperienze lavorative (curriculari ed extra-curriculari) importanti“, questa l’opinione di Daniele Rotolo addetto alle Risorse umane
 
Pensa che il ruolo di chi fa recruiting si sia trasformato in questi ultimi anni?
 
“Innanzitutto è cambiato il contesto: se diversi anni fa un candidato aveva un’identità personale e professionale, oggi ha anche un’identità social. Per questa ragione, chi fa recruiting oggi dovrebbe verificare anche quella. I canali su cui cercare i candidati sono aumentati, intendendo non solo i social, ma anche blog, siti, community verticali (es. developer). Sono cambiate anche le aspettative e gli interessi dei candidati, in particolare dei Millennials e Centennials, per cui è necessario conoscerle e sapere come rapportarsi con loro e con le aziende che li ricercano. 
I Social rappresentano, quindi, dei nuovi canali di ricerca, ma anche di verifica delle referenze e un canale privilegiato di interazione con gli stessi candidati. Sono anche uno strumento utile per le attività di employer branding“.
 
 
Quali canali utilizza maggiormente per diffondere i suoi annunci e reperire candidature?
 
“Soprattutto LinkedIn, ma, sulla base del profilo, anche Facebook ed eventuali blog, siti, community verticali, portali universitari e partnership con master”.
 
Come ci si può distinguere nel mondo del lavoro?
 
“Ai ragazzi consiglierei di seguire le loro passioni e di fare esperienze significative, ancora meglio se all’estero, anche durante gli studi. Preferisco vedere in un Cv che un candidato ha ultimato gli studi in ritardo, ma nel frattempo ha svolto attività utili al suo percorso professionale, come ad esempio aver portato avanti un proprio progetto/ start-up, avere sviluppato applicazioni/software, essere stato all’estero ad imparare un lingua e conoscere culture diverse. Inoltre è fondamentale continuare a studiare approfondire, scoprire e tenersi aggiornato fa la differenza. Anche una sola mezz’ora di studio, letture, podcast, ecc. al giorno può dare un gran vantaggio competitivo”.
 
In generale, quali sono gli aspetti che completano un profilo e lo rendono maggiormente appetibile?
 
“La passione per quello che si fa e l’intraprendenza con cui si porta avanti la propria passione. Quindi, nello specifico, tutto quello che dimostra la passione e l’interesse nell’area professionale di interesse (progetti, partecipazione/ organizzazione workshop, produzione contenuti, ecc.)”.
 
 
Quali sono, attualmente, le posizioni lavorative maggiormente richieste?
 
“Programmatori front-end e back-end, devops, blockchain developer, grafici, data scientist, esperti di intelligenza artificiale. Anche figure specializzate come fabbri, saldatori, meccanici, artigiani”.
 
E per finire, quale consiglio darebbe ad un giovane che sta cercando attualmente lavoro?
 
“Coltivate la vostra passione, cercate il lavoro che vi piace e fate application creative, inviare il CV può non bastare. Quindi, ad esempio, se siete dei videomaker, realizzate un video per la società che vi interessa. Se siete esperti di marketing digitale, proponete un approccio innovativo rispetto a quello attuale. Se siete grafici, proponete una nuova grafica per il sito web della società”.