Che progetti hai per il fututo? Lavorare!
I sacrifici? Si fanno. La gavetta? Anche quella si fa. Tutti ci sono passati. E poi? Si spera di lavorare il prima possibile!
I sacrifici? Si fanno. La gavetta? Anche quella si fa. Tutti ci sono passati. E poi? Si spera di lavorare il prima possibile!
E si fanno allora sacrifici su sacrifici. Si sperimentano vie alternative. Ci si affida al web, ai social e molto spesso si trova conforto anche in altri impieghi lavorativi, pur di non appendere il microfono al chiodo.
Una ragazza come tante, che non ha mollato. Che si è buttata. Si è lanciata nel buio. Nel vuoto, quello siderale del mondo del lavoro, dove la gravità manca e dove troppo spesso vacillano anche altre certezze. Eppure la costanza, la volontà di non arrendersi mai, a volte, ripagano.
Trovare una concordanza tra il percorso accademico e quello professionale risulta sempre più spesso difficile. Si esce dall’università, con un titolo in tasca e poca esperienza. E allora, che si fa? Quale potrebbe essere la strada da percorrere?
L’università: percorso lungo e tortuoso, costellato di sacrifici, impegno e dedizione. Il trampolino per la realizzazione dei propri sogni, ma è veramente così?
Nell’immaginario comune il medico viene spesso considerato come un lavoro “sicuro”, contraddistinto da garanzie di ogni tipo, eppure la realtà appare ben diversa.
In tempi così incerti, fare la scelta giusta appare quanto mai difficile. E il dubbio resta. È meglio seguire la propria passione, trasformando la propria inclinazione – con annesse implicazioni – in una vera...
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